La nostra Storia
Ho sempre corso. La passione è stata continuamente presente nella mia famiglia. Mio nonno era un appassionato di macchine. Ad Avezzano c’è una corsa in salita che si chiama trofeo Micangeli.
Ho sempre fatto velocita’ in circuito ed endurance.
Alcuni dei circuiti più belli oggi non esistono più. La targa Florio oltre i 30km in Sicilia, Brno il circuito dell’europeo turismo, Spa-Francorchamps la 24ore delle Ardenne, una gara meravigliosa, Le Mans e poi il Centro America e gli Stati Uniti a Daytona, Sebring.
Quando ero lontano sognavo una casa dove io e mia moglie potevamo crescere i nostri figli, in campagna vicino al mare, un posto dove poter fare anche un buon vino.
Era il 90’, quando abbiamo trovato il terreno qua a Capalbio. Ci è piaciuta subito, la campagna era così, qui c’erano solo 30 famiglie di contadini, nessun’altro. Noi siamo stati i primi. C’era un rudere, una vecchia fattoria di pietra e calce.
Tutto intorno era un deserto. Una terra di sassi, la più povera che ci poteva essere. Però la vite e l’ulivo in fondo, crescono proprio dove la terra non è buona per l’agricoltura
La terra qui è sassosa e quindi trattiene l’umidità delle piogge, rimane tutto in profondità nell’impasto della terra. Le radici delle viti devono scendere per per trovare l’umido e prendere la sostanza.
Noi non facciamo quantità ma qualità, circa un terzo della produzione delle nostre viti viene diradato così la pianta con meno grappoli ha più forza. Il vino mi è sempre piaciuto.
Mi piacciono i vini bordolesi, dei vini con timbro. Ho cercato di portare queste caratteristiche in quello che facevo. Ho cercato di dargli un carattere vicino al mio gusto.
Per questo gli ho dato i nomi delle macchine che ho guidato e che più ho amato. Il vino che facciamo respira l’aria del mare e della campagna e da questa terra povera e pura sono nati vini preziosi